Lastra flessografica, lavabile ad acqua QZ di nuova generazione

Lastra flessografica, lavabile ad acqua QZ di nuova generazione

lastra Toyobo

Ancora alcuni anni fa, durante le presentazioni ai simposi di stampa, ogni relatore sosteneva che l’inibizione dell’ossigeno durante l’esposizione delle lastre flessografiche abbia un effetto benefico sulla qualità degli elementi riprodotti su di essa. L’affilatura dei vertici dei punti, differenze minime di altezza degli elementi sulla matrice, ad esempio piccoli punti più bassi rispetto ai fondi pieni, avrebbero dovuto comportare una pressione di stampa più elevata, con la contemporanea stampa delicata di piccoli punti. Ma questo è il passato….

płyta fleksograficzna_widok3d_PrintSystems

Vista 3d della lastra flessografica Toyobo

Oggi, i reparti di sviluppo dei produttori di lastre fotopolimeriche competono per trovare un modo per produrre un polimero che sia caratterizzato dal cosiddetto punto piatto flat top/. Gli stessi relatori ci convincono che è proprio la loro lastra ad avere questo punto più piatto di altri.

Zdjęcie przykładowego punktu z płaskim wierzchołkiem_PrintSystems

Esempio del punto con punta piatta.

Qual è la verità? Naturalmente, un punto piatto su una lastra flessografica con più o meno successo può essere raggiunto in vari modi, ad esempio mediante un processo tecnologico aggiuntivo, ad esempio laminando il pannello con uno strato di TIL /Thermal Imaging Layer/ o esponendo la lastra nell’ambiente di un gas adatto oppure, esponendo un polimero con le luci LED, che vanta di essere forte e stabile. Tutte queste tecniche superano il test, ma questo viene combinato con un ulteriore processo di lavorazione nella tecnologia di formazione della lastra o con un investimento significativo in attrezzature, come macchine a gas per una esposizone controllata o adeguati laser con barre LED.

L’azienda Giapponese TOYOBO, ha deciso di creare una materia prima, un polimero – la lastra flessografica, che impedirà l’entrata dell’ossigeno nel processo di esposizione e completamente escluderà l’effetto di inibizione dell’ossigeno. Sia i produttori che i distributori di lastre fotopolimeriche sanno quanto sia difficile produrre una nuova materia prima con queste proprietà rivoluzionarie. Questo sforzo è stato fatto per mantenere la stabilità nel processo di stampa, per questo infatti possiamo definirla una lastra di Nuova Generazione. Dopo il successo dell’anteprima di QS 1.14 e 1.7mm nel 2012, la Toyobo non era pronta a rilasciare QZ prima del 2015. E nel 2018, la stessa lastra nella nuova versione è stata ritenuta la lastra flessografica lavibile ad acqua di Nuova Generazione,. Questo dimostra solo quanto sia difficile e laborioso produrre un nuovo polimero.

Rozwój płyt Toyobo_PrintSystems

Sviluppo delle lastre Toyobo negli anni 2012 – 2018.

La lastra QZ114 New Generation è un’innovazione nella tecnologia flessografica perché ha uno strato unico nella sua struttura, che elimina efficacemente il fenomeno di inibizione del ossigeno.

 

qz1

Punto su lastra QZ

Effetto dell’ossigeno sulla lastra standard e sulla lastra QZ con barriera.

Non sono necessari ulteriori trattamenti o complicate attrezzature per ottenere un punto piatto /flat top/. Sento già le voci dei miei colleghi del settore i quali affermano che tali materiali sono già disponibili sul mercato. Si, ma ….

Tuttavia, ciò che è più innovativo in questa lastra è la struttura della parte in polimero. Si compone di diversi strati e, come ho già accennato, con la barriera Che non permette l’entrata di ossigeno; gli strati successivi comportano l’esposizione del polimero con sensibilità diversa, a seconda che si tratti di retroesposizione – formando la base quella principale responsabile della mappatura degli elementi di stampa. Sappiamo per esperienza che, chiamiamola la “vecchia” QZ114, poteva avere un punto piatto, ma aveva anche un ingrossamento del punto in stampa più alto. Con l’eccessivo trasferimento del colore sul materiale si otteneva l’effetto più marcato e intenso sui minimi, quindi sulle sfumature finali.

Punto su lastra_due esempii di passaggioA_PrintSystems

Esempio più marcato e intenso sui minimi, quindi sulle sfumature finali.

Grazie alla sua varia sensibilità, la lastra QZ della Nuova Generazione raggiunge un effetto stabile e sempre lo stesso nel processo di retroesposizione- lo spessore della base. Ciò significa che anche le macchine di esposione imperfette con elevati picchi di energia e cadute di potenza riescono a mantenere la stabilità sullo spessore della base con le stesse proprietà.

Esposizione_PrintSystems

Diagramma di retroesposizione e curva di polimerizzazione dello strato di base.

Allo stesso tempo, a sensibilità moderata della lastra, durante la retroesposizione, lo strato superiore responsabile della costruzione dei vertici dei punti è molto sensibile. Grazie a questo, l’apice del punto è formato in modo molto preciso, mentre lo strato che separa il polimero dall’interferenza dell’ossigeno permette di ottenere un punto con le caratteristiche di un punto piatto.

Esposizione_punto_PrintSystems

Profilo del punto – include una base stabile per il punto.

Un altro strato intermedio del polimero forma allo stesso tempo una base molto stabile e forte per i punti più piccoli sulla lastra. Ciò consente di ottenere una base e una forma anche per i punti più piccoli. Tutto questo per una stampa stabile a volumi e velocità di stampa elevati.

Porównanie stary QZ vs QZ nowej generacji_PrintSystems

La struttura multistrato del polimero ci permette di ottenere i punti più piccoli senza ulteriori trattamenti, mantenendo un’ampio gradiente anche nelle sfumature.

Przedruk gradientu od 1-100%_PrintSystems

Stampa tipo di gardiente da 1-100%

La lastra flessografica lavabile ad acqua TOYOBO offre un mix di vantaggi in termini di brevi tempi di lavorazione, ecologia e riduzione dei costi energetici. I nostri clienti apprezzano anche un elevato transfer dell’inchiostro o vernice e la facilità d’uso. La nuova generazione di lastre QZ completa questi vantaggi con un punto di stampa molto stabile e piatto. La riproduzione dei punti minimi, che risultano stabili e durevoli nelle lunge tirature, ne fa un prodotto adatto per clienti molto esigenti. Specialmente per gli stampatori che, oltre all’ecologia, impostano un rapido tempo di risposta alle esigenze dei propri clienti e scelgono polimeri che garantiscono la stabilità e la stampa di alta qualità…

Autore:

Jarosław Chudziński_Print_SystemsJarosław Chudziński

Esperto pluriennale di sviluppo e incisione di fotopolimeri e stampa flexo. Vice Presidente e co-proprietario della PrintSystems. Responsabile per l’implementazione e la manutenzione di tecnologia di stampa flexo ad acqua della società giapponese Toyobo. Consiglia e collabora con i più importanti etichettifici e gli stampatori di imballaggi in Polonia, Italia e nei Balcani.