ABC … del servizio prepress con tecnologia ad acqua

ABC … del servizio prepress con tecnologia ad acqua

servizio prepress

Per far sì che il nostro servizio prepress con tecnologia ad acqua svolga la sua mansione in tutta la sua efficenza, e far sì che ci si possa usufruirne nella maniera ottimale, è fondamentale ricordare di qualche regola di base.

La camera deve essere caratterizzata da uno spazio sufficientemente ampio, mantenendo vie di circolazione di aria; dev’essere in linea con il processo tecnologico e nello stesso tempo con la separazione di ciascuno di questi processi, che a causa della loro natura particolare possono influenzare le prestazioni di altri dispositivi. Tutto ciò ha un enorme impatto sull’efficienza e la qualità del reparto di lavoro di servizio prestampa.

Sull’immagine qua sotto si può notare una camera da una superficie di circa 80m2 e una lunghezza di parete relativamente 10 e 8m.

Il primo elemento importante nella camera dedicata al servizio prestampa è la porta attraverso la quale verranno portati dentro tutti i dispositivi e gli elementi per il tale servizio. Ricordiamoci che la porta deve essere sufficientemente ampia per far entrare facilmente il dispositivo più ampio. La porta ideale sarebbe quella dalla doppia chiusura e larghezza totale minima di 120 cm – una di circa 40cm e apribile nel momento della introduzione di apparecchiature ingombranti.

Se la stanza per il servizio di prestampa possiede finestre, ricordiamoci che la loro superficie deve essere protetta con una speciale pellicola anti-UV, ugualmente come l’illuminazione in sala, che non può emettere la luce bianca in quanto lavoreremo con materiali fotosensibili.

La camera esemplare presentata sull’immagine  non è in alcun modo separata ma, convenzionalmente, sull’immagine è stato indicato il confine tra la “parte di prestampa, denominata come “asciutta”, e la parte “bagnata”

Nella parte “asciutta” sono stati predisposti tutti gli elementi legati al materiale grezzo / fotopolimero / e il suo trattamento, ma che durante il processo non hanno contatto con un / solvente / acqua.

È importante ricordare che il fotopolimero non lavorato, così come molti dispositivi come laser CtP, oppure la postazione di lavoro al pc dell’operatore, non amano il contatto diretto con l’acqua.

ABC ... del servizio prepress con tecnologia ad acqua

Nella parte “bagnata” del servizio prestampa, l’apparecchiatura base è il processore per il lavaggio di fotopolimeri, e in questo caso lo è un dispositivo lineare, quello che in una sola linea tecnologica è capace di lavare i fotopolimeri, sciacquarli, asciugarli e, come l’ultimo step, inciderli. In questa parte è inserita anche una rondella  per il lavaggio manuale e di pulizia di pezzi di ricambio e di dispositivi.

Tutte le istallazioni necessarie per la gestione del servizio prestampa, devono essere pensate e collocate nella fase iniziale del progetto del servizio prestampa. Sull’immagine sono stati indicati soltanto alcuni collegamenti necessari, tuttavia, la presenza di prese elettriche aggiuntive, rete di computer, o aria compressa farà sì che, qualora fosse necessario, non si dovrà ricorrere alle soluzioni provvisorie.

Un elemento importante del servizio prestampa è il sistema di condizionamento che consente di mantenere nella stanza parametri di temperature e umidità costanti, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche o l’intensità delle attrezzature di lavoro.

Nel caso del servizio prestampa ad acqua, è indispensabile alimentare il dispositivo per il lavaggio con acqua addolcita. Se una tale tipologia dell’acqua non fosse disponibile presso l’impianto di produzione, è possibile installare nella parte “bagnata” della stanza un ulteriore dispositivo per addolcirla. In tal caso, è necessario installare ulteriori prese elettriche e idrauliche. Per quanto riguarda l’installazione di un tale dispositivo, è un lavoro svolto dal fornitore di fotopolimeri flessografici.

Nella camera per il servizio prestampa devono essere posizionate solo ed esclusivamente confezioni in cartone contenenti fotopolimeri che sono in fase di incisione.  Le scatole rimanenti, dovrebbero essere maganizzate fuori dalla stanza nelle condizioni specificate dal fornitore di fotopolimeri.

Nel caso di fotopolimeri ad acqua, è importante ricordarsi che la scatola aperta con fotopolimeri che si sta incidendo, fosse posizionata nella parte “asciutta” della stanza, in altezza di almeno 50 cm dal pavimento. Questo impedisce l’affluenza ”  dell’aria umida all’interno di quella zone e il danneggiamento del fotopolimero.

Sul immagine sono stati convenzionalmente considerati dispositivi periferici per il laser, come per esempio l’aspirpolvere per aspirare la maschera CTP, e il refrigeratore, ovvero un dispositivo per il raffreddamento dell’aria compressa. L’ottimale sarebbe posizionare questi dispositivi fuori dalla camera in cui avviene il processo di prestampa, il che ridurrà al minimo il rumore che questi dispositivi emettono.

Nella fase finale di produzione di fotopolimeri ad acqua, l’operatore deve avere possibilità di tagliarli su una tavola adatta per questo; andrà bene anche un tavolo illuminato sul quale sarà possibile controllare nello stesso tempo la qualità dei fotopolimeri incisi. Per questo scopo si utilizza il dispositivo Troika per misurare la qualità di fotopolimeri, nonché contollare in maniera ottimale il processo di realizzazione di fotopolimeri per la stampa flessografica.

L’ultimo elemento del servizio prestampa è un luogo nella parte “asciutta” dove sarà possibile magazzinare i fotopolimeri pronti per la produzione.

Naturalmente, questo è solo una disposizione illustrativa. Un adattamento individuale e la disposizione possono essere effettuati correttamente in qualsiasi altro luogo all’interno di stampificio, invece le dimensioni della stanza e i requisiti tecnologici determineranno organizzazione dell’interno e tecniche avanzate delle apparecchiature in cui si troveranno.

Pianificando un tale investimento, è giusto basarsi sull’esperienza del fornitore della tecnologia con cui si vuole partire in casa, invece durante il processo di investimento prendere in considerazione la possibilità di modifiche e un ulteriore sviluppo del proprio reparto prestampa.

Autore:

Jarosław Chudziński_Print_SystemsJarosław Chudziński

Esperto pluriennale di sviluppo e incisione di fotopolimeri e stampa flexo. Vice Presidente e co-proprietario della PrintSystems. Responsabile per l’implementazione e la manutenzione di tecnologia di stampa flexo ad acqua della società giapponese Toyobo. Consiglia e collabora con i più importanti etichettifici e gli stampatori di imballaggi in Polonia, Italia e nei Balcani.