5 metodi di pulire anilox – pro e contro

5 metodi di pulire anilox – pro e contro

czyszcenie aniloksów ultradzwiękami

Implementare procedure di pulizia di anilox che siano efficaci e commisurati alle necessità di produzione, dovrebbe essere la priorità di ogni etichettificio. Una loro giusta implementazione si traduce in un utilizzo più duraturo di cilindri retinati, in un migliore trasferimento d’inchiostro, il che aumenta la stabilità e la ripetitività durante la stampa. Quest’elemento di preparazione alla stampa così importante, dovrebbe essere un elemento chiave di un complesso sistema di controllo di qualità.

Conviene rispondersi alle seguenti domande: Perché pagare qualche miliaio di euro per un completo di cilindri retinati nuovi di zecca? Quanti materiali e tempo si sprecano per via di mancata preparazione d’avviamento del processo di stampa? Si vuol davvero rischiare di rovinare la reputazione del proprio etichettificio?

myjka ultradzwiekowa
Macchina di lavaggio a ultrasuoni

 

Per facilitare agli stampatori le scelte consapevoli nell’ambito di un’effettiva pulizia degli anilox, abbiamo studiato appositamente tutti i pro e i contro dei metodi utilizzati più frequentemente.

Pulizia manuale con detegenti

Come funziona: La pulizia manuale avviene di solito con due metodi più diffusi: quotidianamente, ogni volta che vengono cambiati gli impianti della macchina, nonché quello stagionale a base di solventi, di solito una volta ogni 1-3 mesi.
Durante il lavoro quotidiano, ogni volta che si cambiano gli impianti, i rulli vanno lavati manualmente con solventi destinati a un tipo di inchiostro particolare. Una volta ogni uno o tre mesi, di solito si usano agressivi prodotti chimici per una profonda pulizia, avvalendosi di una spazzola in acciaio inossidabile, si mette il prodotto sul rullo, dopodiché lo si lascia reagire e penetrare la superficie in ceramica, quindi il rullo va risciacquato.

Pregi: Per un tale lavaggio non si necessitano attrezzature particolari e il processo in sé stesso è abbastanza rapido.

Difetti: L’utilizzo di agressivi prodotti chimici, nel caso di alcuni cilindri contenenti elementi in gomma o a base di metalli leggeri, può causare il danneggiamento delle loro superfici. Il processo manuale non è del tutto ripetitivo e preciso. Il metodo di lavaggio manuale con prodotti chimici include l’impatto negativo sulla salute di lavoratori, sull’ambiente, nonché l’accumulo di immondizia  chimica, che deve essere smaltita. È necessario inoltre utilizzare protezione giusta sotto forma di occhiali, guanti di protezione, ecc.

Pulizia chimica con macchina

Come funziona: Il cilindro va anzittutto risciacquato con solventi destinati a uno specifico tipo di inchiostro, dopodiché va pulito a caldo con detergenti per lavaggio (di solito alcalini). Solventi servono per separare velocemente la parte incollante dall’inchiostro. Detergenti alcalini (per esempio soda caustica) vanno utilizzati per sciogliere il residuo sporco, il che impiega un po’ più tempo.

Pregi: Grazie a un buon abbinamento di solvente, la pulizia chimica di cilindri può essere molto efficace. È un processo abbastanza veloce che si svolge in un macchinario chiuso ermeticamente. Sul mercato sono disponibili detergenti sicuri per l’ambiente (per esempio a base di acqua) e che rendono tutto il processo meno pesante sia per dipendenti sia per l’ambiente stesso.

Diffetti: L’utilizzo di detergenti può, nel caso di alcuni rulli, portare alla corosione di elementi in metallo e provocare deformazioni del corpo di cilindro, il che a sua volta si traduce nelle sue proprietà fisiche e collaborazione con racle e trasferimento dell’inchiostro. È possibile, inoltre, che compaiano macchioline sulla superficie dell’anilox in questione. Nel caso del metodo chimico bisogna prendere in considerazione anche l’impatto negativo sull’ambiente e sulla salute dei dipendendi.

Sabbiatura / Pulizia con polveri

Come funziona: Il cilindro va pulito mediante la sabbiatura con una polvere pulente, per esempio con bicarbonato di sodio (NaHCO3), con un ugello a bassa pressione. Piccole particelle di bicarbonato di sodio penetrano le microcellule, spazzando via l’inchiostro essiccato e altri tipi di sporcizia. Il residuo di polveri possono essere tolte con l’acqua corrente. Il ciclo di pulizia dura circa 40 – 60 minuti!

Pregi: Il processo è amichevole ai dipendenti e all’ambiente. Il residuo contenente bicarbonato di sodio non esige un trattamento particolare o smaltimento. Il sistema è molto facile nell’utilizzo e occupa poco spazio.

Difetti: Piccole quantità di residuo delle polveri puleti possono rimanere nelle celle dell’anilox anche dopo averlo riscacquato. Il processo di sabbiatura può tralaciare scie bianche sulla superficie del rullo. La dimensione dei singoli granelli qualche volta supera la superficie di singole celle del rullo anilox, il che mette in difficoltà la pulizia nel caso delle lineature sopra 800 lpi.

Lavaggio a ultrasuoni

Come funziona: Per pulire un anilox vanno utilizzate onde a ultrasuoni e un apposito detergente. L’anilox va girato nella soluzione calda del detergente pulente (per esempio soda caustica). Le onde a ultrasuoni attivano il processo di cavitazione, creando bollicine di gas. La loro implosione a contatto con il rullo sprigiona la pressione e la temperatura. Un tale processo facilita la dissoluzione e lo smaltimento di sporcizia nelle celle dei cilindri di retino. Il processo dura circa 20 – 30 minuti.

Pregi: Pulizia a ultrasuoni è molto efficace nel caso di tutte le tipologie di inchiostri utilizzati nell’ambito della flessografia. La macchina per lavaggio a ultrasuoni è molto facile nell’installazione e nell’utilizzo, invece il processo in sé stesso è del tutto automatizzato. Grazie all’incorporato sistema di filtraggio, la soluzione di pulizia può essere utilizzata più volte, il che è davvero economico. La macchina consuma pochissima acqua. I costi dell’investimento sono abbastanza bassi, e la macchina va costruita in base a richieste indivuduali, a seconda delle necessità di ogni etichettificio. I tratti particolari della macchina a ultrasuoni comprendono il numero di sezioni di lavaggio in ogni macchinario, la lunghezza della parte lavorativa, nonché il suo diametro interno ed esterno. Il dispositivo può essere dodato di una singola o doppia frequenza e le funzioni di risciacquo.

Diffetti: Nel caso in cui si ha a che fare con anilox danneggiati meccanicamente, i prodotti di pulizia possono arrivare fino alle parti in metallo, causando in questa maniera la loro corosione o deformazioni. Il rullo deve essere raffreddato fino a temperatura ambiente prima della prossima istallazione nella macchina da stampa.

Pulizia con laser

Come funziona: Il rullo assorbe l’energia dei raggi di laser che lavora con una grande intensità sulla superficie in ceramica. Questo porta alla cosidetta, fredda evaporazione di tutte le sporcizie dal rullo. È necessario avere a disposizione però un’unità aspirante per togliere tutti i residui dell’inchiostro e altre sporcizie. Questo processo dura circa 45 minuti!

Pregi: È un metodo asciutto e delicato che non richiede utilizzo di nessun tipo di detergenti. Se il macchinario è impostato correttamente, il laser è focalizzato bene, la potenza è commisurata con la tipologia dell’inchiostro, e i giri anche, allora i risultati del lavoro sono ottimi. Il laser è compatibile con il lavoro in modalità inline. La superficie dell’anilox non va riscaldata, quindi il rischio di danneggiamento durante la pulizia è relativamente basso, per cui il cilindro può tornare subito alla produzione.

Diffetti: Un’efficace e libera da danni pulizia con il laser è possibile soltanto quando esso è impostato correttamente, come per esempio nel caso della velocità del tamburo, larghezza e velocità di scanerizzazione del raggio laser o velocità di spostamento. Questo metodo richiede una preparazione approfondita e tanta esperienza, per cui uno scorretto utilizzo di combinazioni di tutti i parametri può portare a danneggiamenti fissi, come per esempio rotture sulla superficie in ceramica. Un altro fattore da non dimenticare è l’obbligo di indossare gli occhiali protettivi da parte dell’operatore. Il costo dell’acquisto è davvero alto, per cui questo metodo di pulizia viene proposto di solito come un servizio da parte di aziende interne specializzate in questo campo.

Conclusioni

La decisione circa il metodo di pulizia degli anilox va presa in base a una determinata tipologia di stampa. L’elemento chiave dovrebbe esser una profonda analisi di tutti i pro e i contro di tutte le modalità di pulizia disponibili in riferimento al profilo produttivo, nonché il numero di rulli che si ha in possesso. Considerando la velocità, l’efficacia, i costi e l’influenza del processo all’ambiente circostante, la scelta del metodo a ultrasuoni pare di essere il più conveniente.

L’importante è avere la possibilità di testare nell’area produttiva il metodo considerato prima di far acquisto, nonché verificare com’esso possa influire alla condizione o usura dei vostri anilox. Inoltre, si consiglia di controllare l’efficacia di tale metodo di pulizia mediante la misura di capacità dei cilindri (cm3/m2/BCM) per differenti lineature subito dopo averli lavati.

 

Kamil CołośKamil CołośTechnical  Advisor. Measurment systems in flexography expert, responsible for technology audits and implementation of quality control systems in Print Systems.